CULTURA &TEMPO LIBERO

 
 
 

SCIENZA E FILOSOFIA

 
HOME DEL DOSSIER
La domanda

Storia delle idee

Filosofia minima

Il Cristo autentico amato da Tolstoj

di Gianfranco Ravasi

Pagina: 1 2 di 2 pagina successiva
commenti - |  Condividi su: Facebook Twitter|vota su OKNOtizie|Stampa l'articoloInvia l'articolo|DiminuisciIngrandisci
20 febbraio 2010
Lev Tolstoj ritratto da Yasnaya Polyana il 23 maggio 1908, uno dei primi esempi di fotografia a colore in Russia. (Ullstein Bild)

Nel tradizionale rituale degli anniversari, il 2010 vede incrociarsi due centenari: da un lato, nel caldo agosto macedone di Skopje, nasceva da famiglia albanese Madre Teresa, denominata di Calcutta dalla sede della sua straordinaria missione e, d'altro lato, nel gelido inverno russo e nella sperduta stazioncina ferroviaria di Astapovo, si spegneva Tolstoj. Non è nostro compito (né saremmo in grado di farlo) elaborare un profilo critico del celebre romanziere russo. Vorremmo solo, da modesto e appassionato suo lettore, raccogliere qualche spunto dalla sua intensa spiritualità dai contorni fluidi e mutevoli, consapevoli che il suo oceano testuale impedisce trattazioni esaustive. È facile evocare, al riguardo, la battuta ironica del personaggio di un film di Woody Allen: «Ho fatto un corso di lettura veloce. Ho letto tutto Guerra e pace di Tolstoj. Parla della Russia».

Nel 1982 visitai la sua residenza di Jasnaja Poljana e la grande tenuta circostante. Nella sua biblioteca scoprii anche una copia dei Promessi Sposi, ma soprattutto libri religiosi e più di una Bibbia (nelle sue Confessioni aveva inserito di peso ampi squarci dell'Ecclesiaste). Il 12 giugno 1908 scriveva in premessa al suo Vangelo spiegato ai giovani (52 capitoletti con domande didattiche): «L'anno scorso ho formato qui a casa mia una piccola scuola di giovani contadini, dai 10 ai 13 anni. Nel desiderio di dar loro la dottrina di Cristo in modo che potessero comprenderla e che avesse un influsso sulla loro vita, io raccontavo loro con parole mie quei passi dei quattro Vangeli che mi parevano più comprensibili e accessibili ai bambini e al tempo stesso più utili per il criterio morale che occorre avere nella vita. I bambini, come disse Cristo, sono in particolar modo recettivi della dottrina del regno di Dio».

Certo, il suo Cristo era soprattutto l'incarnazione di un ideale morale altissimo, annunciatore solo del «regno di Dio in voi», cioè nell'interiorità delle coscienze e nell'amore, nemico di ogni struttura ecclesiastica orgogliosa di sé: «L'ambizione non può permettersi di accordarsi con la bontà; essa s'accorda solo col potere, l'astuzia e la crudeltà». Tuttavia, Tolstoj era consapevole del fatto che «l'uomo può ignorare di avere una religione, come può ignorare di avere un cuore. Ma senza religione, come senza cuore, l'uomo non può vivere». E così, nelle sue pagine fioriva una spiritualità che aveva come terreno di coltura il cuore innocente e puro di una Natasha o del soldato-contadino Platon Karataev di Guerra e pace. È la forza irradiante dell'amore salvifico: «Come una candela ne accende un'altra e in tal modo si trovano accese migliaia di candele, così un cuore ne accende un altro e così si accendono migliaia di cuori».

Alla base di questa visione dai contorni ora morali ora mistici c'è l'oscura vicenda della notte del settembre 1869, quando Tolstoj si ferma in una locanda di Arzamàs e nella veglia notturna una crisi gli devasta l'anima, come egli confesserà nelle Memorie di un pazzo. Da quella tempesta nascerà una certezza trascendente che si colloca nella linea della religiosità sopra descritta: «Gli uomini pregano Dio di soccorrerli dall'esterno ed egli è sempre pronto ad aiutarli in loro stessi. Se soltanto credessero in lui, a questo Dio interno e gli dessero la possibilità di aiutarli! Ma gli uomini non gli danno questa possibilità: si comportano proprio come un pazzo che, desiderando di uscire, sbatte, chiudendola, quella porta che altri gli apre». Il «Dio interno» tolstojano è il principio della redenzione; le sue epifanie purtroppo sono ignorate perché interiori e non teofaniche e grandiose; bisogna «afferrare al volo i fuggevoli lampi della felicità» divina. E questa verità luminosa è aperta nelle pagine evangeliche: è curioso notare che, quando nel 1906 decise di pianificare un suo «Ciclo di letture», selezionando testi veramente "necessari", pose subito in capite il Vangelo perché «è meglio sapere poche cose, ma belle e necessarie, che moltissime cose di poco conto e inutili».

Nell'orizzonte spirituale tolstojano molto personale brilla, tra gli altri, un tema drammatico com'è quello della morte. Lo scritto di riferimento capitale è quel capolavoro in assoluto che è La morte di Ivan Il'icv, racconto elaborato tra il 1887 e il 1889, con la solitaria agonia del protagonista, un consigliere della Corte d'Appello dal successo folgorante, dalla vita brillante, con una moglie attraente ma superficiale come lo sono i pur bravi figli. Un incidente lo porta a meditare sulla morte in lunghe ore vissute nell'abbandono dei familiari che lo trattano con ipocrita pietà, sentendolo ormai come un peso. «Ivan Il'icv capiva che stava morendo, ed era in uno stato di continua disperazione. Nel profondo del suo cuore sapeva di stare morendo, ma non solo non era abituato al pensiero, semplicemente non riusciva a farlo diventare suo». Scorre, così, davanti ai suoi occhi il passato apparentemente abbagliante che, in verità, alla luce della fine si rivela falso e vuoto, privo di un'anima. Giunto a questa catarsi, Ivan Il'icv vede accendersi una grande luce ed egli va incontro alla morte con serenità, approdato ormai alla salvezza.

  CONTINUA ...»

20 febbraio 2010
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina: 1 2 di 2 pagina successiva
RISULTATI
0
0 VOTI
Stampa l'articoloInvia l'articolo | DiminuisciIngrandisci Condividi su: Facebook FacebookTwitter Twitter|Vota su OkNotizie OKNOtizie|Altri YahooLinkedInWikio

L'informazione del Sole 24 Ore sul tuo cellulare
Abbonati a
Inserisci qui il tuo numero
   
L'informazione del Sole 24 Ore nella tua e-mail
Inscriviti alla NEWSLETTER
Effettua il login o avvia la registrazione.
 
 
 
 
 
 
Cerca quotazione - Tempo Reale  
- Listino personale
- Portfolio
- Euribor
 
 
 
Oggi + Inviati + Visti + Votati
 

-Annunci-